Cani, porci, pecore… ‘Animals’

Gennaio 1977, Inghilterra. Esce Animals.

“Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri.” (George Orwell)


Il suono “industriale” di quest’opera dei Pink Floyd richiama volutamente all’ambiente cupo e pieno di vacuità e terrore di una fabbrica. “Dogs”, “Pigs” e “Sheep” (cani, porci e pecore) sono le tre classificazioni che Roger Waters fa degli umani (sulla scia di Orwell, autore de La fattoria degli animali). E l’intero racconto musicale – contraddistinto da un lavoro chitarristico superlativo – si basa su una satira della nuova società, costruita sulla schiavitù delle masse; con i “boss” che ormai non nascondono più di voler creare ibridi uomo-macchina.


Waters ha fatto la svolta: dai testi intimisti a quelli sociali (ma aveva iniziato già in Wish You Were Here), e i compagni della band lo seguono, credendoci.

L’album è inserito tra Wish You Were Here e The Wall e per questo, all’inizio, molti non capirono che trattasi di ennesimo capolavoro.

Video: https://www.youtube.com/embed/D4KQae9oMWs

0:00 Pigs on the Wing (Part 1) (Waters)

1:25 Dogs (Gilmour/Waters)

18:29 Pigs (Three Different Ones) (Waters)

29:56 Sheep (Waters)

40:15 Pigs on the Wing (Part 2) (Waters)

Il grande maiale gonfiabile