Che cosa pensa mio fratello della canzone pro-Ucraina dei Pink Floyd

 Ieri ho mandato a mio fratello questa comunicazione:

Domani uscirà un nuova canzone dei Pink Floyd.

La prima canzone veramente nuova da ‘The Division Bell’. Con, alla voce, Andriy Khlyvnyuk, della band ucraina Boombox.

Il brano s’intitola “Hey Hey Rise Up” ed è ovviamente un’operazione che fa parte della presa di posizione di Gilmour in solidarietà al popolo ucraino.

Ecco la storia della canzone: c’entrano un canto in una piazza di Kiev deserta, una pianta chiamata viburno e la maledizione lanciata da una donna ucraina a un soldato russo.

 È anche la prima volta che i Pink Floyd pubblicano un pezzo nella cui intestazione compare la dicitura “featuring”.

Oltre al leader e chitarrista David Gilmour, all’incisione ha partecipato quello che oggi è l’unico altro membro della band, il batterista Nick Mason (non è ancora nota la reazione di Roger Waters alla notizia). Al basso c’è Guy Pratt, alle tastiere Nitin Sawhney. «Noi come altri», ha dichiarato Gilmour, che ha nuora e nipoti ucraini, «stiamo provando rabbia e frustrazione per questo vile atto in cui un pacifico e democratico Paese indipendente viene invaso e la propria gente uccisa da una delle più grandi potenze al mondo.» “Hey Hey Rise Up” è stata registrata il 30 marzo e si basa sul canto “Oh, the Red Viburnum in the Meadow” scritto da Stepan Charnetskii, che compare tra gli autori della canzone con Gilmour e il cantante Khlyvnyuk. La pianta del viburno è un simbolo nazionale in Ucraina. Recita il testo: «Nel prato un viburno rosso si è piegato / La nostra gloriosa Ucraina è travagliata / Prenderemo quel viburno rosso e lo rialzeremo / E noi, la gloriosa Ucraina, lo rialzeremo e gioiremo». Il canto è interamente interpretato da Khlyvnyuk, la cui voce è stata presa direttamente da un post Instagram del 27 febbraio, quando l’ha intonato, col fucile in mano, in Sofiyskaya Square a Kiev. 

La risposta di mio fratello:

Ho ascoltato la versione strumentale di Gilmour, la preferisco nuda e cruda la canzone. Inoltre mi piacerebbe che si sostenessero, così come per l’Ucraina, gli altri conflitti nel mondo. Forse perché più lontani dai nostri confini, forse perché non biondi, probabile perché lontani dalla nostra cultura, riusciamo a girarci dall’altra parte.

Reunion del Pink Floyd?! Direi la band di  Gilmour, lui avendo parenti ucraini si può anche impegnare in questo, ma non alzerei tanto bandiere ,inni e fare tanta pubblicità. Condanniamo fortemente la guerra e Putin, ma credo che l’approccio degli USA, NATO e Europa nell’evitare il conflitto prima e nel risolverlo è stato e continua ad essere ridicolo. 

Non è una bella situazione. Tutti i miei buoni pensieri sul dopo-COVID che finalmente l’uomo avrebbe capito cosa sarebbe stato utile per il pianeta e l’intera umanità sono svaniti. Siamo destinati ad annientarci, auto-annientarci. Non come la scomparsa dei dinosauri o dei micenei con la grande eruzione vulcanica nell’isola di Santorini, quindi non da “atti di Dio”, così come si chiamano in giurisprudenza marittima i fenomeni terrestri, ma l’auto-annientamento a causa della malvagità dell’uomo, per l’ignoranza. Non siamo degni di stare sulla Madre Terra. L’abbiamo fortemente tradita, stuprata e derubata.